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Sicilia: il tuo guida per sapere dove andare e cosa vedere

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Sicilia
Sicilia: dove andare e cosa vedere

Sicilia è il tipo di destinazione in cui la visita è sempre più di una “semplice” visita: è la combinazione di storia, un clima mite e una vivace scena contemporanea di mangiare, bere e fare shopping che offre quest’isola di vino, agrumi e paesaggi antichi come appello per tutto l’anno.

Palermo

Palermo

Non perdetevi i gloriosi mosaici del XII secolo nella chiesa della Martorana o nella cappella privata di Ruggero II, la Capella Palatina; e riserviamo mezza giornata per il viaggio fino alla nobile Monreale, la cui cattedrale vanta ancora più abbaglianti mosaici di epoca normanna.

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Tornato in città, vale la pena visitare anche la nuova galleria d’arte contemporanea di Palazzo Riso prima di esplorare la zona di Kalsa, parte del centro storico appena tornato dal porto, ricca di chiese e palazzi barocchi che vengono gradualmente restaurati e pieni di eleganti bar e ristoranti.

Siracusa

il duomo di Siracusa

Una delle grandi città della diaspora greca occidentale (era la casa del matematico e ingegnere Archimede), Siracusa sta vivendo un momento di rinascita.

Visitatori e acquirenti di seconde case stanno scoprendo il fascino di Ortigia, la città vecchia, circondata dal mare su tutti i lati e collegata all’estensione ovest “moderna” della città da tre brevi ponti.

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Tra le attrazioni da non perdere c’è il Parco Archeologico, con il suo teatro del V secolo aC dove sono ancora in scena le rappresentazioni del greco antico.

Anche il Duomo, una cattedrale realizzata riempiendo gli spazi tra le colonne del tempio greco di Minerva – testimonianza eloquente di questo la bellezza della storia della città.

Templi greci (Agrigento, Selinunte, Segasta)

valle dei templi

Selinunte, sulla costa meridionale tra Mazara del Vallo e Sciacca, potrebbe non avere rovine così ben conservate, ma la sua posizione su un promontorio costiero tappezzato di fiori selvatici e il sedano che dà il nome al sito è estremamente suggestivo.

Se cerchi Cave di Cusa, sette miglia a nord-est, è probabile che avrai tutto per te. Improvvisamente abbandonato nel 409 aC, fu qui che venne estratta la pietra utilizzata nei templi di Selinunte, ed è un luogo affascinante, con grandi sezioni scanalate di colonne, scolpite in situ, ancora ancorate nella roccia madre.

Altrettanto affascinante è Segesta, il più vicino dei tre siti di Palermo. Anche se non è mai stato completato, l’eleganza e lo stato di conservazione del tempio dorico del V secolo aC che si appoggia romanticamente sulla cresta di una collina la rende forse la più imponente e toccante rovina greca della Sicilia.

Taormina ed Etna

Taormina

Scoperta da viaggiatori europei e amanti del sole invernale già nel XVIII secolo, Taormina combina una posizione mozzafiato – su un lontano sperone dell’Etna, che domina la costa orientale dell’isola – con un clima mite che permette al gelsomino e alla bouganville di fiorire anche a dicembre.

In alta stagione (da Pasqua fino a fine ottobre) ci sono giorni in cui la città scoppia alle giunture. Ma è ancora un luogo innegabilmente carino per trascorrere qualche giorno, e la sua vicinanza all’Etna significa che è facile combinare con l’altra grande attrazione turistica della Sicilia orientale – la salita del vulcano.

Etna

Essendo ancora attivo, con sentieri spesso frastagliati e scarsamente segnati, le escursioni dovrebbero essere fatte con una guida qualificata, anche se è possibile avvicinarsi alla vetta tramite la funivia che parte dal Rifugio Sapienza sul lato sud.